LA DIFFUSIONE DEI SOCIAL MEDIA IN ITALIA E NEL MONDO. Scarica il nuovo report pubblicato da We Are Social. (537 pagine)
La società di consulenza We Are Social ha pubblicato la nuova edizione di Digital in 2016.
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Il report contiene i dati legati all’utilizzo dei canali social in Italia e nel mondo.
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Ecco i principali indicatori.
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A livello mondiale possono accedere ad internet 3,4 miliardi di persone; il 46% della popolazione mondiale.
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Sono 2,3 miliardi gli account social attivati nel mondo.
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Il numero di utenti internet totali è cresciuto del +10%.
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Il numero di utenti attivi sui canali social è aumentato di 219 milioni di unità (+10%).
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Il dato maggiormente in crescita riguarda il numero di persone che accedono a social media da dispositivi mobile: +17% (l’incremento è di 283 milioni di persone).
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Facebook è – di gran lunga – il canale social maggiormente utilizzato (più di 1.5 miliardo di utenti attivi), ma è in enorme crescita l’uso di servizi di instant messaging.
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Whatsapp si sta avvicinando al miliardo di utenti attivi (oggi ne conta 900 milioni, contro i 600 di 12 mesi fa).
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Facebook Messenger ha superato gli 800 milioni (erano 500 milioni nel 2015).
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Snapchat ha raddoppiato la sua base utenti, passando da 100 a 200 milioni.
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Ecco lo scenario italiano.
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Il 63% degli italiani accedono regolarmente ad internet.
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Il dato maggiormente in crescita riguarda l’utilizzo dei canali social da dispositivi mobile.
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Questi sono i device più utilizzati per accedere ad internet.
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Gli smartphone hanno oramai una penetrazione quasi pari a quella dei computer.
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Per quanto concerne la diffusione dei social media in Italia, Facebook è la piattaforma più usata.
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Seguono WhatsApp e Facebook Messenger (entrambi parte dell’ecosistema costruito da Zuckerberg).
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Instagram passa, invece, a una penetrazione del 12% (contro il 6% del 2015).
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Per scaricare il report completo di We Are Social, clicca QUI.
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INFURIA LA BATTAGLIA SOCIAL SUL LIVE STREAMING. Da oggi le dirette su Periscope si possono realizzare con la telecamera GoPro. Ecco come funziona
Periscope ha siglato da poche ore un accordo con l’azienda produttrice delle telecamere GoPro.
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Ora è possibile effettuare il live streaming direttamente dalla propria GoPro.
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I possessori di una GoPro HERO4 potranno infatti integrare la videocamera con il loro iPhone (modello 5S o superiore) per trasmettere le loro immagini in diretta su Periscope.
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Ecco l’annuncio ufficiale
HAI FAME ? Gli autisti di Uber ti portano pranzo & cena a casa tua. Ecco come funziona
Uber lancia UberEats.
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Gli autisti ti portano pranzo e cena a casa tua.
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Ecco come funziona.
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Una volta ricevuto l’ordine, Uber contatta il ristorante convenzionato e fa una stima del tempo di preparazione.
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Poi avverte gli autisti più vicini al locale, che potranno accettare o rifiutare la chiamata.
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Il servizio costa 5 dollari.
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Sarà pagato a Uber, che poi darà una parte della commissione al ristoratore.
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Viene anche lanciato un servizio speciale: Instant Delivery.
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Gli autisti ti possono fare la consegna a pranzo entro 10 minuti.
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Al momento il servizio Uber Eats è disponibile in queste città :
Los Angeles, Chicago, New York, Parigi, Toronto, Atlanta, Austin, Chicago, Dallas, Houston, San Francisco, Seattle, Washington.
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Per saperne di più, visita il sito web di Uber Eats.
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47 MILIARDI DI EURO. 1 MILIONE DI OCCUPATI. Sono i numeri dell’industria creativa in Italia. Scarica il rapporto pubblicato da E&Y
Ieri è stato pubblicato il report Italia Creativa.
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Lo studio raccoglie tutti i numeri dell’industria della creatività e della cultura nel nostro paese.
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Realizzato da Ernst & Young con il supporto di tutte le principali associazioni di categoria guidate da Mibact e SIAE, ha fornito un quadro d’insieme sui numeri e le potenzialità complessiva di un’industria che raramente viene considerata nel suo totale.
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Un milione di occupati e un fatturato nel 2014 di 47 miliardi: sono le due cifre che più hanno colpito l’attenzione della stampa e degli addetti ai lavori che hanno partecipato alla presentazione di Italia Creativa.
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Di quel milione, il 41% ha tra 15 e 39 anni e corrisponde al 3,8% della forza lavoro italiana.
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Il fatturato della filiera creativa è il 2,9% del prodotto interno lordo, percentuale che colloca il settore della cultura e della creatività davanti al segmento delle telecomunicazioni (39 miliardi) e subito dopo quello dell’industria automobilistica (49 miliardi).
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Lo studio, spiega quanto l’investimento in cultura sarebbe proficuo per l’economia italiana, portando 15 miliardi in più.
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L’industria arriverebbe a generare 55 miliardi di euro e 300 mila posti di lavoro, raggiungendo oltre 1,2 milioni di persone.
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Questi gli 11 settori considerati:
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Per scaricare il rapporto di E&Y, clicca QUI
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LA CLASSIFICA DELLE NAZIONI CHE SANNO ATTRARRE I TALENTI. Scarica il rapporto pubblicato da Adecco e Insead
Adecco e Insead hanno pubblicato l’edizione 2016 del ‘Global Talent Competitiveness Index‘.
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Lo studio misura la capacita’ delle economie di competere per attirare talenti.
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Il tema del rapporto di quest’anno – presentato alla vigilia del World Economic Forum a Davos – e’ la ‘mobilita’ internazionale’ dei talenti e il suo legame con la prosperita’ economica.
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Ai primi posti, come lo scorso anno, ci sono la Svizzera, Singapore e il Lussemburgo, che sono ai vertici mondiali anche in termini di Pil pro-capite.
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I Paesi nel ‘top-10’ della classifica – sottolinea il rapporto – mostrano tutti una grande apertura in termini di mobilita’ dei talenti: in Svizzera e Lussemburgo quasi il 25% delle rispettive popolazioni e’ nato all’estero e Singapore arriva al 43%.
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In base al rapporto, l’Italia e’ 41esima su 109 Paesi e ultima tra i big.
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Il nostro paese e’ superato anche dal Costa Rica e dalla Lituania e precede di poco l’Arabia Saudita, il Montenegro e la Macedonia.
Per scaricare il report di Adecco e Insead, clicca QUI
TWITTER INTRODUCE UN NUOVO FORMATO PUBBLICITARIO: Conversational Ads. Ecco come funziona.
Martedi 5 gennaio 2016 Twitter ha introdotto un nuovo formato pubblicitario: Conversational Ads.
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Questo nuovo strumento rende ancora più facile per i consumatori interagire con il brand e diffonderne le campagne di comunicazione.
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Fino ad oggi i promoted tweet chiedevano all’utente un like, una risposta, un retweet.
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Conversational Ads li stimola a partecipare in prima persona.
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Questo nuovo formato si compone di un testo, un’immagine o video e due pulsanti con hashtag personalizzabili dal brand.
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Quando uno dei due viene premuto, l’utente vede aprirsi il modulo di composizione del tweet con una frase precompilata.
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Il tweet pubblicato contiene a sua volta i pulsanti di call to action in modo da stimolare ulteriori utenti ad interagire.
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Dopo la pubblicazione, l’utente riceve un ringraziamento da parte dell’azienda.
Ecco un primo esempio di Conversational Ads lanciato da Mercedes:
Cliccando su una delle 2 scelte, l’utente si trova un tweet precompilato e può a sua volta lanciare un sondaggio cliccando sull’apposito bottone:
Al momento Conversational Ads è in fase di test per un selezionato gruppo di aziende investitrici.
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Ecco l’annuncio ufficiale di Twitter con tutti i dettagli sui Conversational Ads
DA OGGI IL LIVE STREAMING DI PERISCOPE È ANCHE SU TWITTER
Un importante annuncio.
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Da oggi le dirette live di Periscope saranno visibili anche nel newsfeed di Twitter.
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Chi utilizza Twitter da iOS (successivamente anche da Android) vedrà comparire nella propria timeline anche le dirette fatte con Periscope, che partiranno automaticamente.
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Ecco l’annuncio ufficiale di Twitter
IL BOOM DELLA MOVIDA IN ITALIA. Scarica gli ultimi dati pubblicati da Confcommercio
Da un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio emerge che tra il 2008 e il 2015 nelle medie città italiane i negozi in sede fissa sono diminuiti del 15%, ma c’è un vero e proprio “boom” del commercio ambulante, accoppiato a una crescita rilevante del turistico-ricettivo, soprattutto nei centri storici.
I risultati sono estremamente interessanti: se da una parte c’è la conferma del calo complessivo, anche se più marcato rispetto al resto d’Italia, del numero di imprese (-3,2% contro -0,1%), dall’altro si notano differenze marcate tra la varie categorie.
Così, se il numero di distributori di carburante è sceso di quasi il 30%, nell’altro senso il commercio ambulante è cresciuto del 43,3% e bar, alberghi e ristoranti del 5%.
Ecco, il punto che emerge chiaramente dallo studio è proprio quest’ultimo: nelle medie città i negozi in sede fissa diminuiscono molto più rapidamente che nel resto del Paese (-15% contro -6%), ma in questi contesti urbani c’è un vero e proprio “boom” del commercio ambulante, accoppiato a una crescita rilevante del turistico-ricettivo.
Per scaricare il report completo di ConfCommercio, clicca QUI
LO SCENARIO DELLE PMI IN ITALIA. Scarica il nuovo rapporto pubblicato da Cerved
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Il Rapporto Cerved PMI 2015 è dedicato all’analisi delle piccole e medie imprese italiane (PMI), individuate in base alla classificazione della Commissione Europea:
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In particolare, si analizza il complesso di società di capitale non finanziarie che soddisfano i requisiti di dipendenti, fatturato e attivo definiti dalla Commissione.
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In base agli ultimi bilanci disponibili, soddisfano i requisiti di PMI 137.046 società, tra le quali 113.387 aziende rientrano nella definizione di ‘piccola impresa’ e 23.659 in quella di ‘media impresa’.
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Queste società, che rappresentano più di un quinto (il 22%) delle imprese che hanno depositato un bilancio valido, hanno occupato 3,9 milioni di addetti, di cui oltre la metà lavorano in aziende piccole.
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Le PMI realizzano un volume d’affari pari a 838 miliardi di euro, un valore aggiunto di 189 miliardi di euro (pari al 12% del Pil) e hanno contratto debiti finanziari per 255 miliardi di euro.
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Per scaricare il report Cerved, clicca QUI
TIMIDAMENTE, RIPARTE IL LAVORO IN PUGLIA. Leggi l’ultimo rapporto
L’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Puglia ha pubblicato la terza edizione del suo rapporto annuale.
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L’Osservatorio si pone l’ambizioso obiettivo di rappresentare al decisore e all’opinione pubblica uno studio completo sulle dinamiche del mercato del lavoro pugliese.
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Uno strumento capace di andare oltre le informazioni dell’analisi a campione, tenendo insieme i dati reali delle Comunicazioni Obbligatorie con le proiezioni della statistica.
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È interessante scoprire che dal 1992 al 2008 l’andamento dell’occupazione in Puglia è simile a quello del Mezzogiorno, ma notevolmente diverso da quello dell’area del centro-nord.
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Nel periodo in oggetto, infatti, mentre il centro-nord registra dinamiche occupazionali positive, il sud e la Puglia restano sostanzialmente stazionari.
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Al contrario, a partire dal terzo trimestre del 2008, cioè quando la crisi economica investe l’Italia e la comunità internazionale, l’occupazione scende al centro-nord ma scende ancor più velocemente in Puglia e nel Mezzogiorno.
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La chiave di lettura di un sud che non cresce quando il sistema paese va bene e che sprofonda se l’Italia va male, è un’informazione preziosa che invoglia a scelte sistemiche e anticicliche.
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Certamente utile è lo studio dei dati relativi ai trend più recenti, che segnano un andamento lievemente positivo.
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Nel secondo trimestre del 2015, l’occupazione ammonta a 1.189.800 unità, con un aumento di 32.600 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+2,8%).
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