TUTTE LE STATISTICHE SUI LAUREATI ITALIANI E SUI LORO SBOCCHI PROFESSIONALI. Scarica i 2 report pubblicati da Almalaurea
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AlmaLaurea ha presentato in questi giorni 2 interessanti documenti:
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– Il Rapporto 2016 sul Profilo dei laureati
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– Il Rapporto 2016 sulla Condizione Occupazionale dei Laureati
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Il Rapporto 2016 AlmaLaurea sul Profilo dei laureati, usciti nel 2015 da 71 Università delle 73 aderenti, offre una documentazione ampia e aggiornata per valutare l’offerta formativa del sistema universitario italiano e gli esiti che ne conseguono.
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Il Rapporto indaga le caratteristiche dei laureati dal loro ingresso all’università alla riuscita negli studi, dai tirocini formativi alle esperienze di studio all’estero, dal lavoro durante gli studi alla frequenza alle lezioni, dai giudizi sull’esperienza universitaria ai servizi per il diritto allo studio, fino alle prospettive di studio e lavoro per il futuro post-laurea.
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Dal XVIII Rapporto emerge che:
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1) cresce la percentuale di laureati stranieri;
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2) aumenta la quota di giovani che terminano gli studi nei tempi previsti;
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3) si mantiene costante la quota di chi svolge periodi di studio all’estero;
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4) resta stabile la quota di laureati che sceglie di svolgere esperienze di tirocinio durante gli studi;
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5) diminuisce la quota di laureati che svolgono attività lavorative durante gli studi
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Il Rapporto 2016 sulla Condizione Occupazionale dei Laureati è lo strumento che approfondisce la condizione formativa ed occupazionale dei laureati dopo uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.
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Indaga le prospettive del mercato del lavoro e le relazioni fra studi universitari e sbocchi occupazionali.
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Restituisce un’ampia e dettagliata fotografia sulla tipologia dell’attività lavorativa svolta, sulla professione, sulla retribuzione degli occupati e sulla loro soddisfazione per il lavoro svolto, sul ramo e settore in cui lavorano, sull’utilizzo nel lavoro svolto delle competenze acquisite all’università.
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Per scaricare il Rapporto 2016 sul Profilo dei laureati, clicca QUI
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Per scaricare il Rapporto 2016 sulla Condizione Occupazionale dei Laureati, clicca QUI
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LA SALUTE DEGLI ITALIANI. Leggi il nuovo rapporto
Diminuiscono significativamente i sedentari.
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Ma non migliorano altre cattive abitudini come lo scarso consumo di frutta e verdura.
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La popolazione italiana è sempre più grassa.
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L’invecchiamento del Paese continua inesorabile e l’aumento dell’aspettativa di vita subisce una battuta d’arresto.
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Si continua a registrare una pericolosa carenza di investimenti in strategie preventive in tema di salute pubblica.
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È questa in estrema sintesi la situazione che emerge dalla XIII edizione del Rapporto Osservasalute (2015), un’approfondita analisi dello stato di salute della popolazione e della qualità dell’assistenza sanitaria nelle Regioni italiane.
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Il Rapporto è frutto del lavoro di 180 ricercatori distribuiti su tutto il territorio italiano che operano presso Università e numerose istituzioni pubbliche nazionali, regionali e aziendali.
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Le analisi contenute nel Rapporto Osservasalute segnalano numerosi elementi di criticità, in quanto confermano:
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– il trend in diminuzione delle risorse pubbliche a disposizione per la sanità;
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– l’aumento dell’incidenza di alcune patologie tumorali prevedibili;
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– le esigue risorse destinate alla prevenzione e le persistenti iniquità che assillano il Paese e il settore della sanità.
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Per scaricare le sezioni del report (previa iscrizione al portale di Osservasalute), clicca QUI
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FINALMENTE ARRIVANO I SOLDI PER CHI CREA CONTENUTI SU FACEBOOK. Ecco come funziona il BRANDED CONTENT.
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Sappiamo bene che Facebook guadagna grazie ai contenuti postati dagli iscritti.
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Fino ad ora però non ha mai condiviso questi guadagni.
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In questi giorni Facebook ha presentato una importante novità: I BRANDED CONTENT.
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Sostanzialmente sono contenuti sponsorizzati che di fatto offrono a editori, creatori di video ed influencer più possibilità di monetizzazione.
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La piattaforma consentirà alle Pagine Verificate, quelle delle grandi aziende, dei personaggi famosi e degli influencer caratterizzate dalla spunta blu, di postare contenuti brandizzati.
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I contenuti potranno essere testi, foto, video a 360 gradi e filmati live.
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La nuova policy si applica anche agli Instant Articles.
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I branded content saranno riconoscibili tramite un apposito TAG che identificherà il post come pagato.
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L’inserzionista potrà accedere a un sistema di misurazione delle performance della campagna e a forme di amplificazione della portata del contenuto, ovviamente attraverso investimenti pubblicitari.
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Il contenuto in sè può prevedere product placement e il logo dello sponsor.
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I ricavi della sponsorizzazione del contenuto andranno esclusivamente al proprietario della pagina, che inoltre gestirà autonomamente il processo di vendita.
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Tutto questo in attesa che Facebook estenda lo strumento di MONETIZZAZIONE a TUTTI gli iscritti e non solo ai VIP.
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IN QUESTO SCENARIO, COSA CI GUADAGNA FACEBOOK ?
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Una volta postato il contenuto sponsorizzato sia il proprietario della pagina che l’azienda sponsorizzata avranno probabilmente tutte le intenzioni di spingerlo, tramite le forme di promozione pubblicitaria di Facebook, offrendo dunque al social network nuovi introiti adv.
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Per non parlare del fatto che influencer, editori e creatori di video saranno invogliati dalla nuova possibilità di monetizzazione a postare i loro contenuti su questa piattaforma invece che su altre.
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Ecco l’annuncio ufficiale
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TUTTI I NUMERI DELL’INDUSTRIA DISCOGRAFICA NEL MONDO. Scarica il report IFPI
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L’IFPI ha pubblicato il Global Musical Report con tutti i dati del mercato discografico internazionale per il 2015.
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La musica digitale diventa la prima fonte di ricavi per la discografia, superando per la prima volta i ricavi derivati dalla vendita dei formati fisici.
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I ricavi digitali rappresentano attualmente il 45% dei ricavi totali, mentre il fisico ne rappresenta il 39%.
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Il Global Music Report 2016 di Ifpi registra una crescita del 10,2% dei ricavi digitali (6,7 miliardi di dollari), con un aumento dello streaming del 45,2%, più che compensativo del declino registrato invece dal download e dal fisico.
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I ricavi totali del settore sono aumentati del 3,2% fino a raggiungere 15 miliardi di dollari.
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Si registra un trend positivo di crescita per la prima volta in quasi venti anni.
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Tuttavia, c’è un punto di debolezza alla base di questo recupero.
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La musica viene attualmente consumata con livelli record, ma questa esplosione di consumi non determina una proporzionata remunerazione per gli artisti e i produttori.
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Questo a causa di una distorsione del mercato creata dal «value gap», che sta fortemente limitando il compenso di artisti ed etichette.
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In testa alla classifica planetaria delle vendite c’è un’artista che, per scelta, ha detto di no allo streaming.
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Stiamo parlando di Adele che, con «25», ha venduto nel 2015 17,4 milioni di copie .
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Ecco la classifica per album e singoli.
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La musica rimane protagonista sui social media.
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Ecco gli artisti più seguiti su Twitter.
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Ecco i video più visti su Youtube.
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Per scaricare il report completo di IFPI, clicca QUI
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TUTTI I NUMERI DEL TRAFFICO AEROPORTUALE IN ITALIA. Scarica il nuovo rapporto pubblicato da ENAC
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L’ENAC ha pubblicato i dati sul traffico aeroportuale in Italia nel 2015.
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Sono aumentati del 4,5% per arrivare a poco meno di 157 milioni i passeggeri che nel 2015 sono transitati nei 45 aeroporti italiani.
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Lo scalo più trafficato si conferma essere quello di Roma Fiumicino, che con più di 40 milioni di passeggeri ha gestito il 25% dei transiti nazionali.
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In termini di tratte, quelle con il maggior numero di passeggeri vedono al primo posto la Catania-Roma Fiumicino, sulla quale lo scorso anno hanno volato 998mila persone.
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Solo al quinto posto la tratta Roma Fiumicino-Linate, un tempo la più affollata d’Italia e ora drasticamente ridimensionata dall’avvento dei treni ad alta velocità.
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Se si guarda ai collegamenti europei, le tratte in partenza dall’Italia più frequentate sono quelle che da Roma Fiumicino portano a Barcellona, Parigi Charles De Gaulle, Amsterdam Schipol, Madrid Barajas e Londra Heathrow.
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Il vettore più utilizzato risulta essere Ryanair con 29,7 milioni di passeggeri, seguito da Alitalia con 22,9 milioni e da EasyJet con 14,3 milioni.
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E infine, ecco la classifica mondiale degli aeroporti più importanti al mondo secondo lo studio pubblicato da Airports Council International.
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Atlanta mantiene la leadership.
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Per scaricare il report completo di ENAC sul sistema aeroportuale italiano, clicca QUI
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Per scaricare il report pubblicato Airports Council International sulle classifiche mondiali, clicca QUI
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25 MILIONI DI ITALIANI AMANO I VIDEOGAME. Ecco i numeri del mercato
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AESVI, l’Associazione di categoria che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, ha presentato oggi una fotografia del mercato dei videogiochi in Italia nel 2015, elaborata sulla base di dati forniti dalla società di ricerca GfK.
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Il mercato dei videogiochi in Italia ha chiuso il 2015 con un giro d’affari di quasi un miliardo di euro (952.172.036 euro) e un trend in crescita del 6,9% rispetto al 2014.
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Numeri positivi sono stati registrati per le vendite in tutti i segmenti di mercato, come software (+6%), console (+8,7%) e accessori (+7%).
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E’ in forte espansione il software digitale (+21,6%), che nel 2015 ha generato un fatturato di oltre 200 milioni di euro (218.889.830 euro), arrivando a rappresentare il 38,5% del totale videogioco.
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Il software digitale comprende il download di gioco digitale, gli abbonamenti per giocare on line su PC e console, le carte prepagate, le micro transazioni, le espansioni di gioco digitale e le app di gioco a pagamento.
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Sul fronte del software fisico, il titolo più venduto in Italia nel 2015 è stato ancora una volta il videogioco di calcio FIFA 16, seguito da Call of Duty: Black Ops III e da Minecraft.
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Per quanto riguarda invece i generi di gioco preferiti dai consumatori italiani, nelle prime cinque posizioni troviamo:
1) i videogiochi di azione-avventura
2) i videogiochi sportivi
3) gli sparatutto
4) i videogiochi di ruolo
5) i videogiochi di corse
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Oltre 1 milione sono state le console vendute nel 2015 in Italia, di cui il 78% Console Home e il 22% Console Portable .
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Anche il segmento degli accessori per videogiocare continua a vivere una fase di espansione, con un fatturato di oltre 80 milioni di euro e un trend in crescita del 7% rispetto al 2014.
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Le unità vendute in Italia per questa categoria merceologica comprende giocattoli “ibridi”, gamepad, caricatori, custodie, cavi per console gaming, volanti, adattatori, sport/leisure, memory card, telecomandi, microfoni, armi, joystick, board e tappetini, hard disk per console gaming, strumenti musicali, pedali, videoglasses, accessori per l’interazione visiva (es. telecamere) e altri accessori.
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Nel 2015 sono più di 25 milioni i videogiocatori in Italia.
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Si tratta del 49,7% della popolazione italiana di età superiore a 14 anni, equamente distribuito tra uomini (50%) e donne (50%).
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Per scaricare il report di Aesvi, clicca QUI
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LA SERA, QUANTI SCHERMI ABBIAMO DAVANTI ALLA TV ? Scarica questa nuova interessante ricerca
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“La nuova centralità televisiva. Schermi, contenuti, pratiche delle audience connesse”.
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Lo studio è stato condotto dall’Osservatorio Social Tv per riflettere sulle pratiche di consumo che stanno ridefinendo l’ecosistema televisivo.
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L’Osservatorio Social TV è un progetto Digilab, Centro interdipartimentale di Ricerca e Servizi di Sapienza – Università di Roma (Direttore Fabio Grasso).
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La ricerca vede la partecipazione dei principali editori televisivi che operano nel mercato italiano, tra cui Fox Networks Group Italy, Rai, Mediaset, Sky, Discovery Italia, Viacom International Media Networks, Laeffe e Sony Pictures Television Networks.
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Emerge una nuova centralità televisiva, che supera i modelli e i formati della tv tradizionale e si manifesta attraverso una straordinaria molteplicità di pratiche, scenari di consumo, schermi, interazioni sui social media.
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L’aumento dei device di accesso ai contenuti stanno producendo un complessivo incremento del tempo dedicato alla visione e un’esperienza di consumo definitivamente più appagante e stimolante,.
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Emerge il protagonismo delle audience connesse.
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La moltiplicazione degli schermi introduce infatti due elementi di innovazione:
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1) l’aumento del tempo complessivo dedicato alla visione di tv attraverso diversi device
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2) la diversificazione delle pratiche di multiscreening.
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Il possesso di più device agisce da moltiplicatore delle occasioni di consumo lungo tutta la giornata.
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Emergono prepotentemente gli schermi personali.
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Lo smartphone si afferma come lo schermo emergente preferito dai ragazzi della GenZ.
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Il secondo elemento di cambiamento introdotto dalla moltiplicazione dei device personali riguarda l’affermazione del multiscreening, cioè l’uso simultaneo di altri dispositivi tecnologici durante la visione dei contenuti TV.
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I device personali, in funzione di second screen, consentono anche di giocare con gli elementi del programma, partecipando a quiz, o a concorsi, votando i propri personaggi preferiti di uno show (circa il 30% del campione).
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E questo si riflette anche a livello marketing, con il crescente interesse mostrato dalle audience nei confronti dei brand posizionati nei testi televisivi.
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Per scaricare la ricerca, clicca QUI
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