IL TURISTA DIGITALE E LE SUE SCELTE DI ACQUISTO. Scarica il rapporto pubblicato da Kayak
Il cambiamento radicale dei comportamenti di viaggio nell’ultimo decennio – dall’acquisto alle modalità di fruizione, fino al racconto dell’esperienza.
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E’ il tema del Mobile Travel Report 2016 di Kayak.it.
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Dieci anni fa gli italiani sceglievano una destinazione di viaggio consultando le agenzie di viaggio tradizionali, gli amici e le guide turistiche.
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Oggi la scelta si fa principalmente sui siti di alberghi e compagnie aeree e guardando le offerte delle agenzie online.
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Il check-in si faceva per lo più in aeroporto, e l’esperienza di viaggio si condivideva spedendo cartoline: quasi nessuno usava i social media.
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Si tratta solo di dieci anni fa, ma sembra un’altra epoca.
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Se dieci anni fa a utilizzare le agenzie di viaggio online, i siti delle compagnie aeree o degli hotel per selezionare la destinazione era circa il 10% di chi viaggiava, oggi le percentuali sono quasi invertite.
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Metà degli italiani va online e solo il 28% ricorre a un’agenzia di viaggi tradizionale rispetto al 51% del 2006.
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Si sono affermati anche i social media, utilizzati dal 26% degli italiani contro il 6% di dieci anni fa, così come i blog (29% contro 7%).
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Anche per quanto riguarda le modalità di prenotazione il confronto con il passato evidenzia una forte spinta evolutiva.
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Ancora dieci anni fa il canale preferito era la telefonata all’albergo o alla compagnia aerea.
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Oggi l’80% delle persone prenota sul web, e solo nella metà dei casi direttamente sui siti degli operatori interessati: l’altra metà delle prenotazioni è intermediata dalle agenzie di viaggio online.
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Lo scorso decennio scrivere recensioni online era attività di pochi (il 5%), mentre oggi a farlo regolarmente è il 25% di chi viaggia.
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Per scaricare il report di Kayak, clicca QUI
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IL LUSSO HA IL FIATONE. Ecco gli ultimi dati pubblicati da Altagamma
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Altagamma e Bain & Company hanno pubblicato il nuovo report sul mercato mondiale del lusso nel 2016.
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In questo periodo i consumi di beni di alta gamma sono in un periodo di stallo.
Le previsioni 2016 sono meno rosee rispetto a sei mesi fa, ma quantomeno non fanno registrare un calo di vendite.
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Sono previste a crescita zero, diversamente da quanto ipotizzato a ottobre 2015, l’Asia (0% vs +2%), il Nord America (0% vs 3,0%) e l’America Latina (0% vs +1%).
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In crescita decisa il Giappone (+5%, confermato), più moderata l’Europa (+2% vs 4%), ancora più lieve Medio Oriente e Resto del Mondo (+1% vs +3%).
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Accessori in pelle e prodotti beauty si confermano i comparti in migliore salute (+4%).
Più moderata (+1% vs 3%) la crescita prevista per l’abbigliamento.
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Secondo il Monitor Bain/Altagamma, il mercato globale dei beni personali di alta gamma nel 2015 si è attestato su un valore di 253 miliardi di euro, in crescita del +13% a tassi correnti (del +1% a tassi costanti).
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L’ultimo trimestre è stato particolarmente difficile, sia negli Stati Uniti, dove il consumatore locale ha rallentato gli acquisti, sia in Europa, dove gli attacchi terroristici di Parigi hanno inflitto un duro colpo agli acquisti natalizi nella capitale francese sia di locali sia di turisti (prevalentemente asiatici).
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Si prevede per i prossimi anni una crescita ad un tasso moderato (tasso medio annuo del 2-3%) guidato principalmente dalla crescita della Cina e dei consumatori cinesi.
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GLI ITALIANI SPENDONO OGNI ANNO 2 MILIARDI DI EURO PER I LORO AMICI PELOSI. Scarica il report con tutti i dati
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Assalco è l’associazione che riunisce i produttori di articoli per animali da compagnia.
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Ieri ha pubblicato il RAPPORTO ASSALCO – ZOOMARK 2016 ALIMENTAZIONE E CURA DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA.
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Gli animali da compagnia sono sempre più presenti nelle famiglie italiane.
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Il 43% degli italiani vive con almeno un pet, un cane o un gatto oppure un pesce, un uccellino, una tartaruga, un roditore o un animale esotico.
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In totale i pet in Italia risultano essere circa 60 milioni .
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Di questi:
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7 milioni sono cani;
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7,5 milioni gatti;
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gli uccellini sono 12,906 milioni;
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i pesci 29,918 milioni;
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i piccoli mammiferi e rettili 3,199 milioni.
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Il mercato di alimenti per cani e gatti in Italia chiude positivamente il 2015, con un giro d’affari di 1,91 miliardi di euro e 551.200 tonnellate di prodotti commercializzati.
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Ecco i canali distributivi prevalenti.
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Nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO), i prodotti per i PET crescono più della media.
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I fatturati più importanti si realizzano con i prodotti per i gatti.
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TUTTI I NUMERI DELL’UNIVERSITÀ ITALIANA. Scarica il nuovo rapporto pubblicato dall’Anvur
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In questi giorni l’Anvur, l’Agenzia di valutazione del sistema universitario, ha presentato il “Rapporto 2016 sullo stato del sistema universitario e della ricerca”.
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Il fenomeno di maggior rilievo rispetto al precedente rapporto è dato dalla ripresa delle immatricolazioni, soprattutto nella fascia di età più giovane”, dopo stagioni di continue riduzioni.
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Negli ultimi due anni il calo si è arrestato e negli ultimi dodici mesi si è registrata “una decisa inversione di tendenza, con un incremento dell’1,6 per cento del numero di immatricolati.
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Il sistema universitario italiano è basato sulle università statali (61 atenei), che accolgono nove iscritti su dieci.
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Nelle lauree triennali, solo il 58 per cento arriva in fondo al percorso, a fronte di un 39 per cento di abbandoni.
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Una quota alta rispetto ai paesi industrializzati.
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Il 55 per cento delle matricole è donna.
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Nonostante una costante crescita osservata negli ultimi anni, siamo tra gli ultimi in Europa per quota di popolazione in possesso di un titolo di istruzione terziaria.
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Crolla il numero docenti in cattedra: erano 62.753 nel 2008, sono diventati 50.369 nel 2015.
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Negli ultimi ventisette anni il processo di innalzamento dell’età dei docenti è stato continuo: dal 1988 al 2015 l’età media è aumentata di quasi 7 anni, arrivando a sfiorare i 53.
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I professori ordinari e associati insegnano mediamente per 111 ore l’anno.
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Per scaricare il report dell’Anvur, clicca QUI
TUTTI PAZZI PER LA BICI ITALIANA. Scarica il report con i numeri del mercato
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In Italia cresce la passione per le bici; fanno bene alla salute ma anche alla nostra economia.
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La fotografia del settore è stata scattata da Confartigianato in un rapporto dell’Ufficio Studi.
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Le imprese che producono, riparano e noleggiano biciclette sono 3.043, danno lavoro a 7.815 addetti e, tra il 2013 e il 2016, sono aumentate del 2,8%.
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Un piccolo ma agguerrito esercito di aziende in cui dominano gli artigiani con 2.103 imprese e 3.936 addetti, concentrate soprattutto in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
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Il fatturato del settore tocca 1,2 miliardi.
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Nel primo bimestre 2016 la produzione è aumentata del 13,8%.
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Nel 2015 il nostro export di biciclette ha totalizzato un valore di 617 milioni di euro, con una crescita del 2,2% rispetto all’anno precedente della componentistica.
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Siamo al 3° posto fra i paesi esportatori.
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E’ la Francia, rivale storica dell’Italia nelle grandi sfide sportive sulle due ruote, il nostro maggiore acquirente.
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Nel Paese d’Oltralpe esportiamo bici complete e componentistica per 100 milioni di euro, pari al 16,2% del nostro export.
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Non soltanto sport e tempo libero: la bicicletta sta diventando il mezzo di trasporto preferito dai nostri connazionali per recarsi al lavoro.
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Dal rapporto di Confartigianato emerge che nel 2015 sono 743.000 gli italiani che hanno scelto la bicicletta per andare al lavoro.
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La fascia di età prevalente è quella compresa fra i 45 e i 64 anni.
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Per scaricare il report di Confartigianato, clicca QUI
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