“…IN ITALIA CI SONO TROPPI LAUREATI…”. Si, come no. Siamo al penultimo posto nell’U.E. Scarica il nuovo rapporto pubblicato da Eurostat
.

Rino Scoppio
.
Eurostat ha pubblicato un interessante studio sui laureati all’interno dell’U.E.
.
.
Nel 2016, la percentuale di laureati tra le persone tra i 30 e i 34 anni è cresciuta in tutti i paesi membri dell’Ue rispetto al 2002 ma l’Italia è tra gli Stati con la percentuale più bassa (26,2%).
.
Una quota inferiore a quella dei laureati italiani si registra solo in Romania (25,6%).
.
.
Per quanto riguarda la distinzione tra maschi e femmine, la maggioranza dei laureati è donna in tutte la nazioni dell’Unione, fatta eccezione per la Germania.
.
.
L’Italia da questo punto di vista è in linea con tutti gli altri Stati: il 32,5% dei laureati è donna contro il 19,9% di uomini.
.

.
Lo studio di Eurostat prende in considerazione anche i tassi di abbandono scolastico (early school leavers).
.
L’Italia è la quinta peggiore dietro solo, oltre a Malta e Spagna, a Portogallo e Romania.
.
.
.
.
Per scaricare lo studio Eurostat, clicca QUI
.
SU LINKEDIN ARRIVA IL LEAD GEN FORMS. Raccogli i dati di contatto dei tuoi potenziali clienti. Ecco come funziona
.

Rino Scoppio
.
Linkedin ha introdotto un nuovo strumento per acquisire i dati di contatto dei nostri potenziali clienti.
.
La novità prende il nome di Lead Gen Forms.
.
Ecco come si attiva
.
Andiamo sullo strumento GESTIONE CAMPAGNE e clicchiamo su “Crea Contenuti Sponsorizzati”
.
.

.
.
Selezioniamo l’opzione Raccogli i dati di contatto con LinkedIn Lead Gen Forms.
.
Seleziona una campagna pubblicitaria già esistente o creane una nuova.
.
Clicca su Crea un nuovo Form che sarà compilato dal nuovo utente; puoi scegliere massimo sette opzioni di domande.
Nome e Email saranno visibile in automatico.
.
.
.
Compila le varie impostazioni del formulario:
.
Nome del formulario, Lingua, Titolo, Dettagli dell’offerta, Disclaimer della Privacy.
.
.
Crea un messaggio di ringraziamento.
.

.
Seleziona un bottone di invito all’azione (Call to Action).
.
Seleziona il target di utenti a cui vuoi che sia mostrato il formulario.
.
Lancia la campagna.
.
Ecco il risultato finale.
.
.
.
Ecco QUI l’annuncio ufficiale di Linkedin
.
L’ITALIA È IL LEADER MONDIALE NEL DESIGN. Ecco le ultime statistiche
.

Rino Scoppio
.
Il design si è dimostrato in questi ultimi anni come una delle più solide strategie anticrisi.
.
Le oltre 175.000 imprese europee di design hanno prodotto nel 2015 una ricchezza di circa 26 miliardi di euro, il 49,4% in più del 2010.
.
.
Una percentuale che rende il design il quinto settore per crescita a livello europeo e ne testimonia la grande dinamicità.
.
Tra queste imprese, molte parlano italiano, perché il design è il marchio di fabbrica del made in Italy.
.
Per analizzarne successi e potenzialità è nato il rapporto ‘Design Economy’ realizzato da Fondazione Symbola e presentato al Salone del Mobile di Milano .
.
Il nostro Paese mantiene un ruolo di leadership nel design.
.
A cominciare dal numero di imprese attive: 29 mila.
.
.
.
Con 4,4 miliardi di euro di fatturato del design l’Italia è seconda tra le grandi economie europee dopo la Gran Bretagna (8,8 miliardi).
.
In Europa, quasi un addetto nel design su cinque (17,4%) è italiano; in numeri assoluti si tratta di 47.274 occupati nel settore sui 272.268 dell’UE.
.
.
.
Per scaricare il report di Symbola, clicca QUI
.
SONO SEMPRE DI PIÙ GLI ITALIANI CHE COMPRANO E VENDONO PRODOTTI USATI. Ecco gli ultimi dati pubblicati da DOXA

Rino Scoppio
E’ stata pubblicata la nuova edizione dell’Osservatorio 2016 Second Hand Economy promosso da DOXA per Subito.it
.
Il mercato dell’usato si conferma un settore in continua crescita in Italia.
..
Oggi la Second Hand Economy genera un impatto di 19 miliardi di euro (+1 miliardo rispetto al 2015) pari all’1,1% del PIL del Paese.
.
.
.
Emerge una crescente propensione degli italiani nei confronti di questa nuova forma di economia.
.S
Sempre più persone vendono online i loro oggetti usati.
.
Questo nuovo tipo di economia digitale vale 7,1 miliardi di euro (+300 milioni rispetto al 2015).
.
.
Ecco i settori sui quali si rilevano i volumi di scambi maggiori
.
.
Per scaricare il rapporto completo pubblicato da DOXA, clicca QUI