TUTTI I NUMERI DEL TURISMO IN ITALIA E NEL MONDO. Scarica il nuovo rapporto pubblicato da Unicredit
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Rino Scoppio
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Unicredit e Touring Club hanno pubblicato il nuovo Rapporto sul turismo 2017.
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In questo documento si fa il punto sul turismo nel mondo e in Italia con un focus sulle tendenze nel nostro Paese – dal turismo culturale a quello balneare, dall’agriturismo al turismo crocieristico – e sulle diverse performance delle regioni, cui sono dedicate delle schede ad hoc.
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LA SITUAZIONE NEL MONDO
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Per il 2016 il bilancio dei flussi turistici nel mondo si conferma tutto sommato positivo.
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Rispetto al 2015, infatti, si registra un +3,9% che permette di superare gli 1,2 miliardi di arrivi internazionali.
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Focalizzando l’attenzione su quanto è successo nelle diverse macroaree del Pianeta, l’Europa resta la destinazione turistica più visitata dai viaggiatori internazionali.
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La Cina è il paese che spende di più per i viaggi nel mondo.
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Guardando ai Paesi più visitati al mondo, in classifica si conferma al primo posto la Francia con 84,5 milioni di arrivi internazionali, seguita dagli USA (77,5), dalla Spagna (68,2) e della Cina (56,9).
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L’Italia consolida la quinta posizione (50,7 milioni), prima della Turchia (39,5).
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I primi dati riferiti al 2016 fanno emergere gli effetti della difficile situazione internazionale, in particolare legata al terrorismo: la Francia, infatti, presenta un trend in calo (-4%) mentre la Turchia ha visto una riduzione drastica dei flussi (-30%).
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IL TURISMO IN ITALIA
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Nonostante sia ancora oggi spesso sottovalutato, il turismo risulta un driver decisivo per il nostro Paese.
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La nostra industria turistica vale 70,2 miliardi di euro (ovvero il 4,2% del Pil) che salgono a 172,8 miliardi di euro (il 10,3% del Pil), se si aggiunge anche tutto l’indotto.
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Per non parlare degli effetti dal punto di vista occupazionale: sono circa 2,7 milioni, infatti, i lavoratori complessivi.
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REGIONE PER REGIONE
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Il Veneto è, con oltre 63 milioni, la regione più turistica d’Italia, con dati tre volte superiori a quelli della Campania (19 milioni) e ben quattro volte a quelli della Sicilia(15).
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Su un flusso annuale di circa 393 milioni di presenze che si registrano nel Paese, solo il 19% ha come destinazione una regione del Sud, quota che diminuisce al 14% se si considera in particolare il turismo estero.
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Ecco i comuni con il maggior numero di presenze:
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Un elemento unisce infine la maggior parte delle regioni: la dipendenza dal mondo di lingua tedesca.
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Se la Germania si conferma il nostro primo mercato di riferimento, la vera novità è il forte incremento della Cina che, per la prima volta, entra nella top 10.
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L’Italia può contare su 33mila hotel e 134mila strutture extralberghiere per un totale di quasi 5 milioni di posti letto, cui si aggiungono 12mila tra agenzie di viaggio e tour operator.
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PRESENZA SUI SOCIAL NETWORK
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La Toscana rappresenta la regione italiana con il maggior numero di like (oltre 500mila), seguita a distanza dalla Sicilia e dall’Alto Adige: Sicilia e Puglia sono le uniche realtà del Sud a essere in classifica.
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La Toscana (54mila) e a seguire la Puglia (30mila) costituiscono i territori con più follower su Instagram.
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Per scaricare il rapporto completo di Unicredit, clicca QUI
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QUANTO VALE IL SETTORE DELLA CULTURA IN ITALIA? 89,9 miliardi di euro. Scarica l’indagine pubblicata da Symbola e UnionCamere
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Rino Scoppio
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E’ stata pubblicata l’edizione 2017 della ricerca
“IO SONO CULTURA”.
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Lo studio è realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere in collaborazione con la Regione Marche.
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Oggi la cultura è uno dei fattori produttivi che più alimentano la qualità e la competitività, uno dei motori primari della nostra economia.
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Al Sistema Produttivo Culturale e Creativo (industrie culturali, industrie creative, patrimonio storico artistico, performing arts e arti visive, produzioni creative-driven) si deve il 6% della ricchezza prodotta in Italia: 89,9 miliardi di euro.
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Il dato è in crescita dell’1,8% rispetto all’anno precedente.
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E non finisce qui, perché la cultura ha sul resto dell’economia un effetto moltiplicatore pari a 1,8.
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In altri termini, per ogni euro prodotto dalla cultura se ne attivano 1,8 in altri settori.
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Gli 89,9 miliardi, quindi, ne ‘stimolano’ altri 160 per arrivare a quei 250 miliardi prodotti dall’intera filiera culturale, il 16,7% del valore aggiunto nazionale, col turismo come primo beneficiario di questo effetto volano.
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Lombardia e Lazio sono le regioni più importanti.
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Roma e Milano sono la capitali della cultura italiana.
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Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo dà lavoro a 1,5 milioni di persone, il 6% del totale degli occupati in Italia.
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Dato anch’esso in crescita: +1,5%.
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Tutti i segmenti registrano bilanci positivi, sia in termini di valore aggiunto che di occupazione.
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La cultura vede la presenza di migliaia di aziende.
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Stampa e Editoria è il comparto più importante con 96.264 imprese attive.
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