La società di consulenza WE ARE SOCIAL ha pubblicato il rapporto DIGITAL, SOCIAL & MOBILE 2015.
Contiene tutte le statistiche sull’utilizzo del WEB e dei SOCIAL MEDIA in Italia e nel mondo.
Il report include statistiche relative a più di 240 paesi, e una profilazione dettagliata delle nazioni più importanti a livello economico.
Gli account attivi sui social media sono oggi più di 2 miliardi (penetrazione 29%), questo significa che rispetto a 12 mesi fa è cresciuta del 12%.
Se osserviamo i dati relativi al mobile, è interessante notare come a fronte di un incremento della diffusione del 5% di utenti mobile, sia cresciuto invece del 23% il numero di persone che usano attivamente social media dai propri smartphone (313 milioni di persone in più).
La crescita di tutti questi indicatori è un fenomeno assolutamente globale.
Ma l’Italia?Se a livello di penetrazione il dato è superiore alla media (60% vs 42% della media mondiale), osservando il tempo speso online ci accorgiamo che quello relativo all’accesso a internet da desktop è – di poco – superiore alla media – mentre quello legato alla navigazione da mobile è decisamente inferiore (2.2 ore al giorno, contro una media di 2.7 ore).
Insomma, sembra che gli italiani prediligano molte sessioni, ma di durata inferiore rispetto a quanto accade in altri paesi: a livello globale il numero di pagine visitate da desktop è diminuito del 13%, mentre è aumentato del 39% da smartphone (e 17% da tablet).
L’analisi relativa all’utilizzo – attivo – dei canali social evidenzia come anno dopo anno risulti sempre più determinante permettere alle persone di interagire, e di trovare le informazioni che cercano: oggi sono più di 2 miliardi gli account attivi su piattaforme social (con una penetrazione del 29% sul totale della popolazione): in Italia la penetrazione è del 46% (il valore più alto è quello registrato a Singapore – 66% – mentre in Francia, ad esempio, è 45%, e in Germania 35%).
La piattaforma – largamente – più usata rimane Facebook (1.36 miliardi di utenti attivi), ma è interessante osservare come continui il trend di crescita dei servizi di instant messaging (WhatsApp ha superato i 600 milioni di utenti, contro i 400 milioni di 12 mesi fa, e Facebook Messenger è usato oggi da più di 500 milioni di persone; WeChat ha quasi raddoppiato la sua user-base, raggiungendo oggi i 468 milioni di utilizzatori).
La grande new entry in questa classifica è Instagram, che è oggi utilizzato da più di300 milioni di persone.
Gli italiani trascorrono 6.7 ore al giorno su internet (tra mobile e desktop), e2.5 ore sono dedicate all’utilizzo di canali social: contro una media mondiale di 2.4 ore (2 ore in Francia e 1.9 in Spagna – per offrire dei termini di paragone).
Ecco, invece, com’è cresciuto – negli anni – il traffico da dispositivi mobile a livello globale:
Ma scendiamo ora nel dettaglio, e osserviamo da vicino la situazione relativa all’Italia.
Il 60% degli italiani accede regolarmente a internet, e gli account attivi sui canali social sono oggi 28 milioni (22 milioni accedono da dispositivi mobile): quest’ultimo (accesso a canali social da mobile) è il dato che ha visto il maggior incremento negli ultimi 12 mesi (+11%), a dimostrazione di una sempre maggior propensione di interagire in mobilità e in maniera attiva con i contenuti a cui è possibile accedere online.
Ed ecco invece cosa emerge osservando il tempo speso su diversi media:
Di seguito invece i dati che abbiamo visto relativamente a ciò che accade a livello globale, calati sulla nostra popolazione:
Abbiamo visto come WhatsApp e – in generale – le piattaforme di messaging siano sempre più usate in tutto il mondo, ma in Italia questo è ancora più vero, tanto che – rispetto al totale della popolazione – sia proprio WhatsApp il servizio più usato ogni mese (ancor più di Facebook):
Quindi, anche in Italia, il mobile è sempre più il mezzo attraverso cui accedere a piattaforme di relazione e conversazione online.
Gli italiani infatti usano i propri smartphone per svolgere diverse attività, un tempo delegate a schermi più grandi: la fruizione di contenuti video è sempre maggiore, così come l’uso diapplicazioni legate a piattaforme social.
È interessante poi osservare come le percentuali relative a chi cerca informazioni su prodotti da acquistare, e di chi poi finalizza effettivamente l’acquisto da desktop siano identiche (39%), mentre c’è un piccolo discostamento tra chi cerca da smartphone, e chi finalizza poi dallo stesso dispositivo (20% vs 19%), perché – probabilmente – preferisce approfondire da desktop prima di concludere la transazione.