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LA POTENZA DEI DISTRETTI INDUSTRIALI ITALIANI. In questo report di Intesa San Paolo trovi tutte le statistiche (251 pagine)

Copertina distretti

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Rino Scoppio

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Intesa SanPaolo ha pubblicato il 9° Rapporto sui Distretti Industriali Italiani.

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Nel biennio 2015-16 i distretti industriali hanno ottenuto buoni risultati.

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La crescita cumulata del fatturato è stata pari al +1,4% (malgrado la debolezza dei prezzi).

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evoluzione fatturato

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Fatturato e margini unitari sono ormai su livelli superiori a quelli pre-crisi.

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Svettano alcuni distretti e, in particolare:

  • il prosecco di Conegliano-Valdobbiadene,

  • l’occhialeria di Belluno,

  • i salumi di Parma,

  • i vini dei colli fiorentini e senesi.

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i distretti migliori

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Per scaricare il rapporto di Intesa San Paolo, clicca QUI

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SE TI OCCUPI DI EFFICIENZA ENERGETICA, SCARICA QUESTO REPORT.

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La quarta edizione dell’Energy Efficiency Report si basa su oltre 250 interviste ad operatori ed esperti del settore.

Intende fornire gli elementi necessari a comprendere ed analizzare criticamente le barriere ed i driver alla razionalizzazione dei consumi energetici in Italia.

In particolare, lo studio affronta quattro tematiche d’importanza cruciale:

1) analizza il tema dell’ICTbased technology al servizio del monitoraggio, controllo e supervisione delle utenze energetiche, fornendo una mappa delle soluzioni che consentono di raccogliere ed analizzare dati sui consumi energetici degli edifici e dei processi produttivi e di quantificare i benefici ottenibili dall’utilizzo di queste informazioni;

2) studia la gestione del rischio nei progetti di efficienza energetica, con l’intenzione di identificare le principali strategie di mitigazione dei rischi e di analizzare l’impatto che esse hanno sulla sostenibilità economica dei progetti di efficienza energetica;

3) analizza la filiera degli interventi di efficienza energetica in Italia, mappando i principali soggetti coinvolti nei diversi possibili ambiti di applicazione, fra cui le Energy Service Companies (ESCo) ed il ruolo che queste giocano nello sviluppo del settore;

4) affronta il tema del finanziamento dei progetti di efficienza energetica, fornendo un quadro degli strumenti di finanziamento attualmente utilizzati in Italia e studiando le strategie perseguibili per facilitare il reperimento di capitali per realizzare questi progetti.

Inoltre, coprendo uno dei gap più evidenti nelle principali trattazioni sul tema, si è dedicato un approfondimento sull’isolamento termico industriale che stima le effettive potenzialità di diffusione di questa particolare soluzione di efficientamento energetico.

Per scaricare il report, clicca QUI

MENO MALE CHE CI SONO I DISTRETTI PRODUTTIVI. Scarica il nuovo rapporto pubblicato dall’Istituto San Paolo

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La Direzione Studi e Ricerche di Intesa SanPaolo ha pubblicato il 7° Rapporto Annuale sull’Economia e Finanza dei distretti industriali italiani.
Il rapporto analizza i bilanci aziendali degli ultimi sei anni (2008-13) di circa 12.100 imprese, appartenenti a 144 distretti industriali e di 34.300 imprese non-distrettuali attive negli stessi settori di specializzazione.
Alla fine di quest’anno avranno recuperato pressoché interamente i livelli di fatturato del 2008, con tre anni di anticipo rispetto all’intero sistema manifatturiero italiano, che ritornerà ai livelli pre-crisi, se tutto va bene, solo nel 2018.
E, a dispetto di quanti li hanno dati prematuramente per morti, esportano a tutta birra: nel gennaio-settembre 2014 hanno esportato il 3,5% in più rispetto ai primi nove mesi del 2013, un tasso di crescita superiore a quello del settore manifatturiero della Germania (+2,1% nello stesso periodo), la locomotiva d’Europa.

I distretti industriali italiani nel 2014 hanno registrato una crescita stimata del fatturato intorno all’1%, a prezzi correnti, sovraperformando il manifatturiero italiano, che è rimasto stagnante.

A partire dal 2016, recuperati quest’anno i livelli di fatturato pre-crisi, i distretti italiani torneranno a crescere, grazie anche al contesto più favorevole, caratterizzato dal costo dell’energia più basso grazie al calo dei prezzi del petrolio, dal consolidamento fiscale ormai realizzato e dal cambio dell’euro con il dollaro, più favorevole rispetto al passato, ha evidenziato De Felice.
Tra il 2008 e il 2014 sono quasi cinque i punti percentuali di crescita in più per le imprese dei distretti rispetto alle aree non distrettuali. Alcuni distretti si sono rivelati particolarmente dinamici.
Al primo posto nella classifica stilata da Intesa si colloca la gomma del Sebino Bergamasco.
Tra il secondo e il quarto posto i vini del Chianti, il caffè, le confetterie e il cioccolato torinese, l’occhialeria di Belluno.
Seguono le calzature di San Mauro Pascoli, la concia di Arzignano, la pelletteria e le calzature di Arezzo, le calzature napoletane. Tra i migliori quindici distretti anche il prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, i vini del Veronese, i dolci di Alba e Cuneo, la pelletteria e le calzature di Firenze, la food machinery di Parma, le macchine per l’imballaggio di Bologna e il marmo di Carrara.

Per scaricare il report completo, clicca QUI