“….Negli ultimi anni le politiche del lavoro dirette ad accrescere la flessibilità contrattuale e deregolamentare le norme a tutela dell’impiego non hanno migliorato significativamente l’efficienza e la competitività delle imprese, né le prospettive occupazionali e salariali dei lavoratori.
L’economia italiana soffre infatti di una serie di nodi strutturali che non riguardano solo l’organizzazione normativa del mercato del lavoro, ma hanno a che fare soprattutto con le caratteristiche produttive, manageriali e proprietarie del sistema delle imprese. In particolare, il tessuto produttivo è eccessivamente frammentato in imprese di piccole dimensioni, specializzate in produzione di basso contenuto di innovativo e gestite da imprenditori con un livello di istruzione inferiore a quello che si riscontra negli altri competitori europei.
L’insieme di questi elementi favorisce un modello di competizione che tende a privilegiare la riduzione del costo del lavoro piuttosto che l’aumento del valore della produzione, attraverso la valorizzazione delle competenze professionali e la crescita della produttività.
L’efficacia delle politiche del lavoro dipende quindi dalla capacità di integrarle con misure di politica industriale e con interventi nel mercato del credito in grado di riorientare gli incentivi produttivi e strategici del sistema imprenditoriale.
Il volume sviluppa questi argomenti sulla base di dati macroeconomici e microeconomici sulle imprese e sui lavoratori, proponendo analisi comparative a livello europeo e specifiche dell’esperienza italiana….”
Ecco il link per scaricare il volume: