a cura di Michele Annicchiarico
Nel primo trimestre del 2014, secondo i dati riportati da
Ania e analizzati da Milano Finanza, le polizze vita tradizionali
hanno avuto un incremento del 48,7% dei premi raccolti rispetto allo
stesso periodo del 2013.
Un boom simile si è registrato solo nel 2009 quando, a seguito del
fallimento della Lehman – Brothers, la ricerca di prodotti di
investimento GARANTITI si fece spasmodica.
Tale incremento è dovuto al fatto che la polizza vita si presta sempre di più a soddisfare le esigenze di risparmio-investimento dei consumatori, soprattutto da un
punto di vista fiscale.
Come?
Te lo spiego IN 4 brevi punti:
1. La polizze vita sono esenti dall’imposta di bollo, che da
quest’anno è pari allo 0,2% del capitale investito.
2. Le polizze vita rivalutabili, oltre alla GARANZIA DEL CAPITALE
INVESTITO A SCADENZA, offrono un rendimento MINIMO in media del 1,5%
(alcune polizze garantiscono il 2% )
3. Gli investimenti in strumenti finanziari, a partire da quest’anno,
sono soggetti ad una tassazione del 26% (prima era pari al 20%).
Per le polizze vita, per la gestione relativa all’investimento in
Titoli di Stato, è prevista una tassazione con aliquota del 12,5%
4. Detraibilità dei premi versati in sede di dichiarazione dei redditi.
Il risparmio assume dunque connotati sempre più completi e vantaggiosi
per l’individuo, che oggi come non mai ha la responsabilità del
proprio futuro e della scelta di investimento più appropriata a tal
fine.
Articolo a cura di Michele Annicchiarico
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