Nuova iniziativa di Equitalia per semplificare il rapporto con i contribuenti.
Dopo le società di persone e di capitali (persone giuridiche), la notifica delle cartelle di pagamento attraverso la Posta Elettronica Certificata (PEC) si estende anche alle persone fisiche titolari di partita Iva (ditte individuali).
Un’iniziativa che permette ai contribuenti di verificare in tempo reale i documenti inviati da Equitalia e di conoscere con esattezza giorno e ora della notifica.
L’utilizzo di questo sistema di notifica consente a Equitalia anche di migliorare i processi interni e di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente riducendo notevolmente l’uso della carta.
Gli indirizzi PEC utilizzati sono quelli presenti negli elenchi previsti dalla legge, pertanto si consiglia di controllare la propria casella per rimanere sempre aggiornati.
La Posta Elettronica Certificata è un mezzo di comunicazione che permette di inviare email con valore legale, quindi opponibile a terzi.
L’invio di una comunicazione tramite PEC è equiparato ad una raccomandata postale con avviso di ricevimento grazie alla quale si attesta giorno e ora esatti di spedizione e ricezione.
Ecco un riepilogo dei principali servizi offerti da Equitalia ai contribuenti.
La rateizzazione è lo strumento principale che Equitalia mette a disposizione per agevolare i pagamenti dei contribuenti in difficoltà.
Per debiti fino a 50 mila euro è sufficiente una semplice domanda senza aggiungere altri documenti.
In presenza di particolari condizioni previste dalla legge si può ottenere un piano di pagamenti dilazionato fino a 10 anni, prorogare una rateizzazione già in corso o chiederne una successiva in caso di nuove cartelle.
Per chi vanta dei crediti erariali o crediti commerciali nei confronti della pubblica amministrazione è possibile inoltre procedere alla compensazione rivolgendosi a Equitalia per tutta l’assistenza necessaria.
È importante infine ricordare che il contribuente può chiedere direttamente a Equitalia la sospensione della riscossione se ritiene di non dover pagare le somme richieste dagli enti creditori. Equitalia si fa carico di inoltrare all’ente stesso la documentazione presentata, evitando così al cittadino la spola tra uffici pubblici.
La legge prevede numerose tutele per i contribuenti in debito con lo Stato e gli altri enti pubblici.
Per garantire il credito da riscuotere, Equitalia può disporre il blocco dei veicoli intestati al debitore tramite iscrizione del fermo amministrativo.
Tuttavia nessun fermo può essere iscritto se il debitore dimostra che il veicolo serve a svolgere il proprio lavoro.
Equitalia inoltre può iscrivere ipoteca solo nei confronti di chi ha debiti complessivamente superiori a 20 mila euro, ma non può in alcun modo pignorare la prima casa di proprietà dove il contribuente risiede e può procedere sugli altri immobili solo per debiti elevati, superiori a 120 mila euro.
In caso di azioni su stipendi o pensioni, la quota pignorabile procede per gradi (da un decimo a un quinto) per salvaguardare le necessità dei contribuenti con meno disponibilità economica.
Nel caso di pignoramento di somme depositate sul conto corrente del debitore, non è comunque possibile includere l’ultimo stipendio o pensione affluiti sul conto, che resta nella piena disponibilità del contribuente.