
La Reuters ha pubblicato il Digital News Report 2015.
In Italia le fonti di informazione più consultate on line sono Repubblica, Google News e Ansa.

Lo studio della Reuters ha l’obiettivo di monitorare attività e cambiamenti dell’informazione nello ‘spazio digitale’ e nei mass media “classici” (tv, stampa, radio).
Impietoso il confronto per l’Italia: il rapporto tra fruitori di notizie da mezzi tradizionali e quelli digitali è di quasi 4:1 (altrove è di 2:1 o anche meno).
Se la televisione rimane la principale fonte di notizie e la vendita di giornali di carta è in costante declino, l’offerta online è sempre più varia, anche se il modello di business sostenibile è ancora claudicante.
Gli italiani sembrano ancora preferire l’informazione free – anche non verificata – invece di quella verificata a pagamento.
Nella mole enorme di informazioni disponibili, evidenzia lo studio, molti siti italiani – si legge – hanno perduto in popolarità, mentre sempre più sono le persone che utilizzano i social media e le app per l’accesso e la condivisione di notizie.
Il lettore preferisce il vedere al leggere, e così Facebook e YouTube sono i social network maggiormente utilizzati per accedere alle notizie.
In coda, Twitter.

Da notare, infine, che la penetrazione di Internet è tra le più basse rispetto agli altri Paesi presi in esame: 59% contro il 75% della Spagna, l’83 per non parlare di Finlandia (97%)
Scarsa anche la fiducia in quanto si legge.
In Italia si ferma al 59% mentre in Spagna è al 75%, in Francia.
Ecco la sintesi per il mercato italiano
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