L’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Puglia ha pubblicato la terza edizione del suo rapporto annuale.
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L’Osservatorio si pone l’ambizioso obiettivo di rappresentare al decisore e all’opinione pubblica uno studio completo sulle dinamiche del mercato del lavoro pugliese.
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Uno strumento capace di andare oltre le informazioni dell’analisi a campione, tenendo insieme i dati reali delle Comunicazioni Obbligatorie con le proiezioni della statistica.
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È interessante scoprire che dal 1992 al 2008 l’andamento dell’occupazione in Puglia è simile a quello del Mezzogiorno, ma notevolmente diverso da quello dell’area del centro-nord.
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Nel periodo in oggetto, infatti, mentre il centro-nord registra dinamiche occupazionali positive, il sud e la Puglia restano sostanzialmente stazionari.
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Al contrario, a partire dal terzo trimestre del 2008, cioè quando la crisi economica investe l’Italia e la comunità internazionale, l’occupazione scende al centro-nord ma scende ancor più velocemente in Puglia e nel Mezzogiorno.
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La chiave di lettura di un sud che non cresce quando il sistema paese va bene e che sprofonda se l’Italia va male, è un’informazione preziosa che invoglia a scelte sistemiche e anticicliche.
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Certamente utile è lo studio dei dati relativi ai trend più recenti, che segnano un andamento lievemente positivo.
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Nel secondo trimestre del 2015, l’occupazione ammonta a 1.189.800 unità, con un aumento di 32.600 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+2,8%).
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