Il Siope è il sistema informativo delle operazioni di tesoreria degli enti pubblici.
Da sempre è stato considerato dalla Ragioneria generale dello Stato come uno degli strumenti maggiormente «confidenziali».
Un segreto, appunto.
Tanto che era in passato era stato espressamente vietato da un decreto dare accesso esterno a questa infrastruttura informatica nella quale lo Stato, tutti gli enti locali, le università, le aziende ospedaliere, gli enti di ricerca, le Comunità Montane e qualsiasi altro ente pubblico, devono registrare giorno per giorno tutte le loro spese.
Per chi ha accesso al Siope, una piattaforma realizzata dalla Banca d’Italia, gli 800 miliardi di denaro pubblico che ogni anno escono dalle casse dello Stato non hanno segreti.
Da qualche giorno questa immensa banca dati è a disposizione di tutti.
Basta digitare l’indirizzo http://www.siope.it, cliccare su accedi e il gioco è fatto.
Niente password, niente accessi limitati, niente vincoli.
Tutte le spese che ogni giorno sono registrate sulla piattaforma sono accessibili a qualsiasi cittadino.
Una vera rivoluzione.
Il Siope ha, ed avrà sempre di più, un ruolo fondamentale nel controllo della spesa pubblica.
Tutti i flussi di cassa dello Stato e delle sue articolazioni passano ogni giorno sulla piattaforma.
La navigazione rivela molti dettagli interessanti.
Nel primo semestre dell’anno, per esempio, le uscite dello Stato centrale hanno superato i 174 miliardi.
Meno della metà dei 421 miliardi spesi in tutto il 2013.