Il nuovo Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica 2014, pubblicato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, contiene l’analisi della situazione sul costo dell’energia per consumatori e aziende (fra i più alti d’Europa), il livello di autonomia energetica (con un’alta quota di importazioni che coprono l’82% del fabbisogno), sui buoni risultati in materia di efficienza energetica e sui passi avanti, anche normativi, compiuti in questa direzione. Particolare attenzione viene posta al Dlgs 102/2014 di recepimento della Direttiva UE e agli obiettivi al 2020:
- Allineamento con i prezzi europei di elettricità e gas (-9 miliardi di euro l’anno).
- Riduzione delle emissioni di gas serra (21%) e dei consumi primari (24%).
- Investimenti nella Green Economy per 170-180 miliardi di euro.
- Approvvigionamento estero ridotto (-14 miliardi di euro l’anno).
- Quota 19-20% di Rinnovabili sui consumi finali lordi.
Secondo il PAEE l’efficienza energetica si persegue attraverso molteplici canali, fra cui i certificati bianchi, le agevolazioni fiscali (la detrazione del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici), il conto termico e altre misure come ad esempio gli eco-incentivi auto. Per quanto riguarda le imprese, l’Italia utilizza anche il sistema delle diagnosi energetiche, obbligatori dal 5 dicembre 2015 per le grandi aziende e per quelle ad alto consumo di energia, indipendentemente dalle dimensioni.
Entro fine 2014, il MiSE pubblicherà un bando per la selezione e il cofinanziamento di progetti presentati dalle Regioni che dovranno avere l’obiettivo di promuovere gli audit (le diagnosi energetiche) anche fra le PMI. Il programma è finanziato con 15 milioni di euro l’anno per il 2014-2020. Nell’ipotesi di finanziare il 50% delle spese sostenute dalle PMI per la realizzazione della diagnosi energetica, si stima di coinvolgere nell’iniziative circa 15mila imprese ogni anno.
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