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LA COLONNA PORTANTE DEL COMMERCIO ITALIANO. Scarica l’ultima indagine con tutte le statistiche del 2014

Copertina Bar

La FIPE Confcommercio ha pubblicato i dati sui bar in Italia nel 2014.

Con la crisi cambiano i consumi e le attività commerciali si trasformano.

E’ questo un fenomeno che investe tutta la filiera del “fuoricasa”, ma che trova la sua massima espressione nel mondo dei bar: un comparto da sempre più dinamico e più sensibile ai mutamenti della società rispetto ad altre tipologie di locali della ristorazione.

Il settore  genera consumi per 18 miliardi di euro, che impiega oltre 360.000 addetti, di cui il 60% donne, con una situazione occupazionale improntata ad una sostanziale stabilità, come testimoniano i 154.205 contratti a tempo indeterminato (il 72% dei rapporti di lavoro stipulati in questo mercato).

Ecco allora la progressiva affermazione di bar pasticceria, bar gelateria, lunch bar, bar multi proposta ed evening bar.

Tipologie bar

Sono tutti locali che cambiano pelle lungo l’arco della giornata diversificando le occasioni di consumo: dalla colazione al pranzo fino alla cena e al dopo cena.

Ripartizione fatturato bar

Guardando ai consumi alimentari, il risultato di questa metamorfosi ha in parte consentito al settore di resistere meglio alla crisi rispetto ai tradizionali locali come i ristoranti e simili.

Numeri alla mano, secondo l’ultimo report del Fipe (Federazione italiana pubblici uffici), risulta che la spesa delle famiglie per il “fuori casa” è stata nel 2014 di 73 miliardi di euro, di cui 18 miliardi di euro hanno riguardato i bar nelle loro diverse tipologie.

Consumi ripartizione casa fuori casaa

Ad oggi in Italia sono attivi 149.085 bar che danno lavoro ad oltre 360mila addetti, di cui il 60% donne, con una situazione occupazionale improntata ad una sostanziale stabilità, come testimoniano i 154.205 contratti a tempo indeterminato (il 72% dei rapporti di lavoro stipulati in questo mercato).

Bar attivi

Lo scontrino medio è di 3,50 euro, per un totale di oltre 5 miliardi di transazioni commerciali effettuate nei bar: in particolare, la colazione vale 2,20 euro e il pranzo 6,40 euro.

 Scontino medio

Analizzando invece gli acquisti per occasione di consumo si evidenzia che il 58% della spesa effettuata a colazione riguarda caffetteria e prodotti da forno, mentre nel dopocena oltre un acquisto su due è relativo alle bevande, sia alcoliche che analcoliche.

 Ripartizione occasione di consumo

Per quanto riguarda la questione prezzi e consumi, ad oggi in media un espresso consumato al bar costa 0,94 euro, un cappuccino 1,27 euro e un panino 3 euro.

La ricerca della Fipe mette in evidenza, però, che nel solo 2014 sono stati aperti 8.236 esercizi e 13.256 ne sono stati chiusi, con un saldo negativo di 5.020 imprese.

Lo scenario risulta sempre variabile, con un tasso di sopravvivenza degli esercizi a cinque anni che si aggira intorno al 50%: questo significa che delle 8.000 imprese avviate nel corso del 2015 solo 4.000 saranno ancora in attività nel 2018.

Parlando della ripartizione territoriale lungo lo Stivale, ben il 17,1% del totale dei bar si concentra in Lombardia con oltre 25.000 esercizi; si segnalano inoltre i 15.187 bar del Lazio (10,2% del totale) e i 13.859 della Campania (9,3% del totale).

Per scaricare il rapporto della FIPE, clicca QUI


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