
AdEPP e Censis hanno presentato la ricerca sulle libere professioni in Italia.
Lo spaccato che emerge dimostra che a seguito del perdurare della crisi, si sono fatte più marcate le criticità soprattutto tra alcune aree professionali e gruppi generazionali.
Le professioni costituiscono il 12.5% di PIL del nostro Paese e, nonostante ciò, ancora vengono identificate come sole prestatrici di un’opera intellettuale e non economica, al contrario di quanto avviene già in Europa.
Ma cosa emerge dalla ricerca e chi sono i professionisti?
Innanzitutto una grande risorsa per il Paese.
Pur subendo i colpi della crisi, dell’eccessiva tassazione, dei ritardati pagamenti, di inutili adempimenti, i liberi professionisti italiani mostrano passione per il proprio mestiere e fiducia verso il futuro.

Dalla ricerca emerge un mondo delle professioni diviso in due, che corre a due velocità.
Da una parte ci sono gli over 55, che lavorano principalmente nell’ambito cittadino o regionale, usano poco le tecnologie della comunicazione e pur accusando un calo del fatturato riescono solo con molte difficoltà a trovare strategie che amplino il bacino di potenziali clienti.
Dall’altra parte dello spettro ci sono i professionisti under 40, che sono più proiettati in una dimensione europea, sfruttano internet per promuovere l’attività professionale, puntano a formarsi e specializzarsi per essere competitivi e comunque hanno un giro d’affari ridotto rispetto ai colleghi più anziani.
Per scaricare il report di Censis Adepp, clicca QUI
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