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CONTINUA A DIMINUIRE IL NUMERO DELLE NASCITE IN ITALIA. Scarica i dati completi pubblicati dall’Istat
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Rino Scoppio
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L’Istat ha pubblicato gli ultimi dati sulle nascite in Italia.
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Nel 2018 sono stati iscritti in anagrafe 439.747 bambini.
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Sono oltre 18 mila in meno rispetto all’anno precedente.
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Quasi 140 mila in meno nel confronto con il 2008.
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L’unico dato in crescita è quello sulle nascite al di fuori del matrimonio.
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La provincia di Bolzano è l’unico territorio italiano dove il tasso di natalità rimane su buoni livelli.
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Il numero medio di figli per donna scende ancora attestandosi a 1,29.
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L’età media del primo figlio si sposta sempre più avanti: arriva a 32 anni.
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Leonardo è il nome maschile con le maggiori preferenze.
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Sofia per le femmine.
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Per scaricare il report completo, clicca QUI
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Per scaricare le tabelle regionali, clicca QUI
L’ECONOMIA DEL MEZZOGIORNO. Scarica il nuovo rapporto pubblicato oggi dallo Svimez.
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Rino Scoppio
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Oggi lo Svimez ha presentato il nuovo Rapporto sull’Economia del Mezzogiorno.
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I dati sono sconfortanti su tutti i fronti.
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Il PIL per abitante è in calo in tutte le regioni italiane.
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Per scaricare il rapporto dello Svimez, clicca QUI
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NEL 2018 SONO NATI IN ITALIA 439.747 BAMBINI. I DECESSI SONO 633.000. Mai così male dall’Unità d’Italia. Scarica gli ultimi dati pubblicati dall’Istat
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Rino Scoppio
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L’Istat ha pubblicato ieri gli ultimi dati sul Bilancio Demografico in Italia.
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Dal 2015 la popolazione residente è in diminuzione, configurando per la prima volta negli ultimi 90 anni una fase di declino demografico.
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Al 31 dicembre 2018 la popolazione ammonta a 60.359.546 residenti, oltre 400 mila in meno rispetto a quattro anni prima.
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Al 31 dicembre 2018 sono 5.255.503 i cittadini stranieri iscritti in anagrafe.
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Rappresentano l’8,7% del totale della popolazione residente.
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La maggior comunità di stranieri in Italia è quella rumena.
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Il saldo naturale della popolazione complessiva è negativo ovunque, tranne che nella provincia autonoma di Bolzano.
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Le regioni dove nascono meno bambini sono la Sardegna e la Liguria.
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Per scaricare il report dell’Istat, clicca QUI
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NATALITÀ E INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE IN ITALIA. Scarica il nuovo report pubblicato dall’Istat
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Rino Scoppio
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Ecco i nuovi dati demografici pubblicati dall’Istat.
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Al 1° gennaio 2019 si stima che la popolazione ammonti a 60 milioni 391mila residenti, oltre 90mila in meno sull’anno precedente .
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I cittadini stranieri residenti sono 5 milioni 234mila e rappresentano l’8,7% della popolazione totale.
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Nel 2018 si conteggiano 449mila nascite, ossia 9mila in meno del precedente minimo registrato nel 2017.
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Negli ultimi 10 anni si è registrato un calo di 128mila nascite.
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I decessi sono 636mila, 13mila in meno del 2017.
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Il saldo naturale nel 2018 è negativo (-187mila), risultando il secondo livello più basso nella storia dopo quello del 2017 (-191mila).
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L’età media al parto continua a crescere, toccando per la prima volta la soglia dei 32 anni.
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Nel 2018 si registra un nuovo aumento della speranza di vita alla nascita.
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Per gli uomini la stima è di 80,8 anni mentre per le donne è di 85,2 anni.
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Trento e Bolzano svettano in classifica.
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Bolzano risulta al 1° posto anche per quanto concerne il tasso di natalità.
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Per scaricare il report dell’Istat, clicca QUI
UN NUOVO CROLLO DELLE NASCITE IN ITALIA. Ecco gli ultimi dati pubblicati dall’Istat
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Rino Scoppio
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L’Istat ha pubblicato gli ultimi dati sulla natalità in Italia.
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Nel 2017 sono stati iscritti in anagrafe 458.151 bambini, oltre 15 mila in meno rispetto al 2016.
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Nell’arco di 3 anni (dal 2014 al 2017) le nascite sono diminuite di circa 45 mila unità mentre sono quasi 120 mila in meno rispetto al 2008.
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La fase di calo della natalità innescata dalla crisi avviatasi nel 2008 sembra quindi aver assunto caratteristiche strutturali.
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Rispetto al 2008 diminuiscono sensibilmente i nati da coppie coniugate: nel 2017 sono 316.543.
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Questo netto calo è in parte dovuto all’andamento dei matrimoni, che nel 2017 vedono una nuova diminuzione (191.287 matrimoni).
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In un contesto di nascite decrescenti, quelle che avvengono fuori del matrimonio aumentano di quasi 29 mila unità rispetto al 2008, raggiungendo quota 141.608 .
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Al primo posto per numero di nati stranieri iscritti in anagrafe si confermano i bambini rumeni (14.693 nati nel 2017).
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Il numero medio di figli per donna scende a 1,32.
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Le donne italiane hanno in media 1,24 figli.
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Le cittadine straniere residenti 1,98 (2,43 nel 2010).
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La provincia di Bolzano si conferma al 1° posto come tasso di natalità in Italia.
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Una curiosità: ecco i nomi scelti per i bambini dai residenti di nazionalità italiana e straniera.
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Per scaricare il report dell’Istat sulla natalità in Italia, clicca QUI.
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Per scaricare il report sui nomi scelti dai genitori, clicca QUI
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LA POPOLAZIONE ITALIANA SECONDO L’ISTAT. Siamo una nazione di anziani, separati e vedovi. Scarica l’ultimo report
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Rino Scoppio
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L’Istat ha pubblicato l’ultimo Rapporto sulla popolazione residente in Italia.
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Al 1° gennaio 2018 i residenti in Italia sono 60 milioni 484 mila unità.
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L’età media è di 45,2 anni.
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Solo il 13,4% della popolazione ha meno di 15 anni.
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La popolazione di 80 anni e più raggiunge il 7,0%.
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Sono più di mille gli individui che hanno superato i 105 anni e 20 i supercentenari (110 anni e più).
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Nella classe di età 15-64 anni, coniugati e celibi quasi si equivalgono (rispettivamente 49,0% e 47,7% della popolazione totale).
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Si assiste a un forte calo dei coniugati e una crescita rilevante di celibi e nubili.
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Nella classe di età 45-54 anni quasi un uomo su quattro non si è mai sposato mentre è nubile quasi il 18% delle donne.
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Aumentano in tutte le età divorziati e divorziate, più che quadruplicati dal 1991 (da circa 376 mila a oltre 1 milione e 672 mila).
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Al 1° gennaio 2018 le persone residenti unite civilmente sono circa 13,3 mila di sesso maschile nel 68,3% dei casi.
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Per scaricare il report dell’Istat, clicca QUI
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SULLA QUESTIONE IMMIGRAZIONE OGNUNO HA LA PROPRIA OPINIONE. I numeri però non mentono mai. In Italia stiamo assistendo a una catastrofe demografica. Scarica l’ultimo report pubblicato dall’Istat
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Rino Scoppio
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L’Istat ha pubblicato gli ultimi dati sulla popolazione italiana.
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Prosegue nel 2017 la diminuzione della popolazione residente già riscontrata nei due anni precedenti.
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Al 31 dicembre risiedono in Italia 60.483.973 persone.
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5 milioni sono i cittadini stranieri.
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Complessivamente nel 2017 la popolazione diminuisce di 105.472 unità rispetto all’anno precedente.
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Il calo complessivo è determinato dalla flessione della popolazione di cittadinanza italiana (202.884 residenti in meno), mentre la popolazione straniera aumenta di 97.412 unità.
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Il movimento naturale della popolazione ha registrato un saldo (nati meno morti) negativo per quasi 200 mila unità.
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Continua il calo delle nascite in atto dal 2008.
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Per il terzo anno consecutivo i nati sono meno di mezzo milione (458.151, -15 mila sul 2016), di cui 68 mila stranieri (14,8% del totale), anch’essi in diminuzione.
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I decessi sono stati quasi 650 mila, circa 34 mila in più rispetto al 2016, proseguendo il generale trend di crescita rilevato negli anni precedenti dovuto all’invecchiamento della popolazione.
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Ecco il tasso di natalità e mortalità nelle province italiane.
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In Italia risiedono persone di circa 200 nazionalità.
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La cittadinanza più rappresentata è quella rumena (23,1%) seguita da quella albanese (8,6%).
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Si conferma la maggiore attrattività delle regioni del Nord e del Centro, verso le quali si indirizzano i flussi migratori provenienti sia dall’estero sia dall’interno.
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Per scaricare il report completo dell’Istat, clicca QUI
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Per scaricare le tavole statistiche di dettaglio, clicca QUI
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IL CROLLO DELLE NASCITE IN ITALIA. Scarica il nuovo report pubblicato dall’Istat

Rino Scoppio
L’Istat ha pubblicato i nuovi dati socio-demografici sui residenti in Italia.
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Al 1° gennaio 2017 la popolazione ammonta a 60 milioni 579 mila residenti, 86 mila unità in meno sull’anno precedente.
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Gli stranieri sono poco più di 5 milioni.
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La natalità conferma la tendenza alla diminuzione: nel 2016 ammontano a 474 mila bambini; il calo rispetto all’anno passato è del 2,4%.
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La provincia autonoma di Bolzano ha avuto il miglior incremento (+6,6%).
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I decessi sono 608 mila, un livello elevato, in linea con la tendenza all’aumento dovuta all’invecchiamento della popolazione.
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I residenti hanno un’età media di 44,9 anni, due decimi in più rispetto alla stessa data del 2016.
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Gli individui di 65 anni e più superano i 13,5 milioni e rappresentano il 22,3% della popolazione totale.
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La fecondità totale scende a 1,34 figli per donna; le straniere hanno avuto in media 1,95 figli nel 2016; le italiane sono rimaste sul valore del 2015 di 1,27 figli.
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La vita media per gli uomini raggiunge 80,6 anni; per le donne 85,1 anni .
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Per scaricare il report completo dell’Istat, clicca QUI
TUTTA LA VERITÀ SULLE NASCITE IN ITALIA. Scarica l’ultimo rapporto pubblicato dall’Istat
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Autore: Rino Scoppio
Secondo il nuovo rapporto dell’Istat nel 2015 sono stati iscritti in anagrafe 485.780 bambini, quasi 17 mila in meno rispetto al 2014.
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Il calo è attribuibile principalmente alle coppie di genitori entrambi italiani.
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Il numero medio di figli per donna scende a 1,35 (1,46 nel 2010).
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Le donne italiane hanno in media 1,27 figli (1,34 nel 2010), le cittadine straniere residenti 1,94 (2,43 nel 2010).
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La flessione dei nati è in parte effetto del forte calo dei matrimoni registrato nello stesso periodo (circa 52 mila nozze in meno tra il 2008 e il 2015).
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I nati all’interno del matrimonio continuano a diminuire sensibilmente, nel 2015 sono 346.169 (quasi -120 mila in soli 7 anni).
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I nati da genitori non coniugati (quasi 140 mila nel 2015) sono, invece, sempre in crescita.
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Per il secondo anno consecutivo scende il numero di nati con almeno un genitore straniero.
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Sono quasi 101 mila nel 2015, pari al 20,7% del totale dei nati a livello medio nazionale.
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L’8,3% dei nati nel 2015 ha una madre di almeno 40 anni, il 10,3% una sotto i 25 anni di età.
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Contrariamente ai luoghi comuni, in Italia i nascono più maschietti.
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Settembre è il mese più prolifico.
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L’Istat mette anche a disposizione il contatore dei nomi per anno di nascita per scoprire quanti sono i bambini che si chiamano nello stesso modo, nati e iscritti nelle anagrafi italiane dal 1999 al 2015 e quali sono i più diffusi tra i 60 mila nomi diversi scelti dai genitori.
Ecco i nomi più diffusi scelti dai genitori in Italia.
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Clicca QUI per scaricare il report completo dell’Istat.
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Clicca QUI per scaricare il contatore dei nomi più diffusi.
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L’INCUBO DEGLI ITALIANI ? LE TASSE. Scarica il report dell’Ipsos
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Rino Scoppio
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Ipsos ha pubblicato in questi giorni una ricerca internazionale:
“COSA PREOCCUPA IN MONDO”.
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Sono state effettuate 18.014 interviste in 25 paesi.
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Ecco i risultati più interessanti.
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Gli italiani sono scoraggiati e sfiduciati.
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Per l’83% degli intervistati stiamo andando verso la direzione sbagliata, e solo i francesi, i messicani e i brasiliani la vedono più nera di noi.
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Ma quali sono le paure + grandi?
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Non è il terrorismo ma la disoccupazione la grande paura collettiva del pianeta.
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Spagna e Italia sono ai primi posti.
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Il 66% degli intervistati italiani l’ha inserita tra le tre preoccupazioni principali.
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Ma il vero incubo degli italiani sono le tasse.
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In questa preoccupazione ci piazziamo al primo posto nel mondo.
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L’elenco completo delle nostre paure, aggiornato ad agosto, è questo:
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– disoccupazione 66%
– tasse 40%
– corruzione 34%
– immigrazione 32%
– povertà e diseguaglianza 31%;
– criminalità 20%
– salute 14%
– terrorismo 13%
– istruzione 8%
– declino morale 8%
– conservazione dei programmi sociali 7%
– minacce all’ambiente 7%
– estremismo 4%
– inflazione 3%
– cambiamento climatico 3%
– accesso al credito 2%;
– obesità infantile 1%.
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Per scaricare il report completo di Ipsos, clicca QUI
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